giovedì 16 luglio 2015

LA BUONA SCUOLA É LEGGE!


 ll 9 luglio l'aula della Camera, in terza lettura, ha dato il via libera definitivo alla riforma del sistema scolastico del governo Renzi, con 277 sì, 173 no e 4 astenuti. Presenti  454. Votanti 450. Maggioranza 226. Il 26 giugno il disegno di legge era stato votato in Senato con 159 voti favorevoli e 112 contrari.


Ecco quali saranno le novità che coinvolgeranno studenti e docenti al ritorno dalle vacanze estive.

Sono circa 100.000 gli insegnanti precari che troveranno posto nella scuola.
Le assunzioni seguiranno le graduatorie esistenti e quelle stimate dai nuovi concorsi. Questi occuperanno cattedre vacanti o posizioni di potenziamento. Ogni istituto avrà in organico una media di 7 docenti in più rispetto al passato.

I presidi potranno scegliere l'organico scolastico, seguendo comunque le predisposizioni degli Istituti Scolastici Regionali, e avranno l'onere di controllare l'operato del proprio team. Le valutazioni verranno fatte con parametri validi su tutto il territorio nazionale e saranno rese pubbliche.

I docenti che otterranno le valutazioni migliori saranno premiati economicamente.
Per provvedere al pagamento di questi bonus è stato stanziato un fondo di 200.000 euro l'anno.

Ulteriore benefit riservato al corpo insegnanti è dato da un buono di 500 euro. Questo dovrà essere utilizzato per il personale aggiornamento tramite l'acquisto di materiale o corsi.

La proposta formativa per gli studenti viene notevolmente ampliata. Molte più ore saranno dedicate ad alcune materie tra cui: Inglese, Arte e Diritto.

Le scuole superiori permetteranno anche la scelta di corsi opzionali.
Tirocini formativi, anche all'estero, saranno obbligatori per gli istituti e per licei.

Il Pof (piano dell'offerta formativa) avrà durata triennale ed ogni istituto potrà autonomamente chiedere allo stato ciò di cui necessita.

Per aumentare i fondi sono state promosse delle detrazioni fiscali per coloro che fanno donazioni alla scuola.

La nuova legge prevede anche un bando per la costruzione di scuole al passo con le nuove tecnologie e mutui agevolati per le ristrutturazioni.

Al Governo restano le competenza per scuola dell'infanzia e diritto allo studio.