martedì 19 gennaio 2016

ECCO I REATI DEFINITIVAMENTE CANCELLATI

Si è  concluso il Consiglio dei Ministri n. 100 che ha approvato i due decreti che alleggeriscono sia il codice penale che una dozzina di leggi speciali sia sul versante "amministrativo", con la conversione di ammende e multe penali in mere sanzioni pecuniarie, sia su quello "civile", con l'abrogazione tout court di tutta una serie di reati trasformati in illeciti civili, a punibilità doppia, ossia sia col risarcimento dei danni alla vittima che con la sanzione incamerata dalla Cassa Ammende e dunque dallo Stato.


Ecco le principali novità contenute nei due decreti che si avviano ora alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale:

Niente depenalizzazione sull'immigrazione clandestina

Via il reato di guida senza patente
Per chi verrà beccato la prima volta, non ci sarà alcun processo penale, ma una sanzione dai 5mila ai 30mila euro (in luogo dell'ammenda attuale variabile dai 2.257 ai 9.032 euro) oltre al fermo e alla confisca amministrativa del mezzo. Il reato rimane in caso di recidiva.

Depenalizzata la coltivazione di cannabis ma soltanto a scopo terapeutico
Addio all'ingiuria, il reato di ingiuria viene abrogato e trasformato in illecito civile, insieme ad altre fattispecie del codice penale (come il falso in scrittura privata, la falsità in foglio firmato in bianco tra privati, la sottrazione di cose comuni da parte del comproprietario e l'appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose ricevute per errore o caso fortuito). Per tutte queste fattispecie, la persona offesa non dovrà più sporgere querela ma rivolgersi al giudice civile per il risarcimento del danno. La forbice è da un minimo di 100 a un massimo di 12mila euro.

I "rumori" restano reato
Mentre sparisce l'ipotesi di reato per il danneggiamento "semplice" (ex art. 635, comma 1, c.p.), per il danneggiamento "aggravato" e il disturbo con rumori alla quiete pubblica rimane, invece, come annunciato sin da subito, la sanzione penale.  

Il fine, è quello di alleggerire i carichi dei tribunali e aumentare la forza deterrente delle sanzioni, con il risultato che la fedina penale del "reo" resterà immacolata ma lo stesso dovrà sborsare molto di più rispetto a prima.

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