La vicenda accaduta a Treviso e la normativa in merito a questo link
QUANDO INSEGNI, INSEGNA ALLO STESSO TEMPO A DUBITARE DI CIÒ CHE INSEGNI. (Ortega y Gasset)
venerdì 27 gennaio 2017
CELLULARE SEQUESTRATO DAL PROF:STUDENTE DENUNCIA LA SCUOLA
L'episodio è accaduto a Treviso dove un diciottenne della scuola "Duca degli Abruzzi", si era visto sequestrare dagli insegnanti il telefono cellulare che stava utilizzando in classe.
LA CONSULTA MANDA GLI ITALIANI AL VOTO
I giudici hanno abolito il ballottaggio tra le due liste che hanno raccolto il maggior numero di voti, mentre hanno lasciato le pluricandidature, ovverosia la possibilità di candidarsi in più collegi elettorali, ma prevedendo il sorteggio in caso di elezione: è stata infatti dichiarata l'illegittimità della previsione che permetteva al capolista eletto in più collegi di scegliere per quale optare in maniera totalmente discrezionale e gli consentiva, quindi, di stabilire a tavolino a chi garantire un seggio a Montecitorio tra i primi dei non eletti.
Via libera, invece, al premio di maggioranza.
Ora bisogna attendere le motivazioni della sentenza e la pubblicazione e il Consultellum2 sarà così vigente:
- turno unico di votazione
Via libera, invece, al premio di maggioranza.
Ora bisogna attendere le motivazioni della sentenza e la pubblicazione e il Consultellum2 sarà così vigente:
- turno unico di votazione
- al partito che supera il 40% dei voti validi viene assegnato un premio di maggioranza di 340 seggi
- i capilista sono bloccati
- il collegio da assegnare al pluricandidato eletto viene estratto a sorte.
MOSCA, PICCHIARE MOGLIE E FIGLI NON SARÀ PIÙ UN REATO
Il testo di legge rimuove dal Codice penale russo il reato di “percosse in famiglia” declassandolo a un illecito amministrativo punibile con un’ammenda tra i 5mila e i 30mila rubli (80-470 euro). L’arresto da 10 a 15 giorni o 60-120 ore di servizio civile. La violenza domestica resterà punibile con 2 anni di carcere solo se ripetuta più volte nello stesso anno o motivata da odio o teppismo.
Per saperne di più clicca qui
martedì 17 gennaio 2017
IN BUS SENZA BIGLIETTO: NON SCENDERE E' REATO
Chi sale sull'autobus senza biglietto e pur rifiutandosi di farlo non scende dal mezzo, commette reato di interruzione di pubblico servizio. Lo ha sancito il Tribunale di Campobasso, con una recente sentenza (la n. 658/2016).
Iscriviti a:
Post (Atom)