Circa 359 milioni di elettori sono chiamati a eleggere 720 rappresentanti del Parlamento europeo: le regole Paese per Paese
L'ultima volta si era votato nel maggio del 2019, quando alle urne si recarono anche i cittadini del Regno Unito, poi uscito dall'Ue il 31 gennaio 2020. Il Parlamento europeo ha base a Strasburgo, e ha una seconda sede a Bruxelles. L'Italia eleggerà 76 europarlamentari
Attualmente è composto da 705 membri, ma con la prossima legislatura si eleggeranno 720 eurodeputati. Infatti, l'Ue ha assegnato 15 seggi in più a 11 Paesi. I Paesi sono rappresentati in base alla loro popolazione. Gli Stati che hanno più europarlamentari sono Germania (96 seggi), Francia (81), Italia (76), Spagna(61), Polonia (53). Cipro, Lussemburgo e Malta hanno 6 europarlamentari ciascuno.
ome funzionano e ogni quando si svolgono le elezioni europee?
I cittadini dell'Ue eleggono i propri rappresentanti nel Parlamento Europeo ogni cinque anni. Esistono varie differenze nel modo di votare dei diversi Stati dell'Ue.
Elezioni europee 2024: quanti Stati hanno più votanti?
Gli abitanti dell'Europa a 27 sono 446,7 milioni, su una superficie di 4 milioni di chilometri quadrati. La Germania è il Paese più popoloso, la Francia è il più esteso. Le elezioni europee sono, per numero di aventi diritto di voto, le seconde al mondo dopo quelle federali indiane. I cittadini del Vecchio Continente voteranno gli eurodeputati della X legislatura, che avrà ufficialmente inizio con la seduta Plenaria.
Legge elettorale Europee, candidati ed elettori: le regole nell'Ue
Le età dei votanti e dei candidati non sono uguali per tutti i Paesi dell'Unione europea. In Austria, Belgio, Malta e Germania si potrà votare a partire dall'età di 16 anni, in Grecia dai 17. In tutti gli altri Stati l'età richiesta è 18 anni. I candidati dovranno avere minimo 25 anni in Grecia e Italia; minimo 23 in Romania; 21 in Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Cipro, mentre negli altri Stati la soglia minima è 18 anni. Quanto al voto: in Belgio, Bulgaria, Grecia e Lussemburgo è obbligatorio. L'Estonia è l'unico Paese “smart” che permetterà il voto online.
Data elezioni politiche europee giugno 2024, quando e come si vota in Italia: gli orari
Nel nostro Paese le urne saranno aperte dalle 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Le liste dei partiti sono già state presentate. Per votare sarà necessario presentarsi al seggio presso il quale si è iscritti con la scheda elettorale - qualora non la si possieda, bisogna chiederla al proprio comune di residenza - e un documento di identità valido. La legge 38 del 25 marzo 2024 ha introdotto la possibilità per gli studenti che vivono “fuori sede”di votare nel luogo dove sono domiciliati in occasione delle Europee, previa richiesta da inviare al Comune di residenza entro il 5 maggio e il ricevimento dell'attestazione di ammissione al voto, dove è indicato il numero e l'indirizzo della sezione presso cui votare. Chi, invece, risiede in un altro Stato membro dell'Ue e risulta iscritto all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) può votare presso i seggi elettorali allestiti dalle sedi diplomatico-consolari italiane del Paese di residenza.
Elezioni europee 2024: che affluenza è attesa alle urne?
Nel 2019 aveva partecipato al voto il 50,6% degli aventi diritto. Un numero di gran lunga superiore alle elezioni del 2004, quando al voto si era recato il 45,4%, del 2009 (43%) e del 2014 (42,6%). In Italia, il 71% dei cittadini ha affermato che andrà a votare.
Votazioni europee e sistema proporzionale: come funziona?
Come prescritto dalle norme europee, il sistema di voto è proporzionale per tutti gli Stati membri. I partiti, dunque, prenderanno un numero di seggi in modo proporzionale al numero di voti ricevuti. Tra i vari Paesi, però, esistono differenze: in alcuni, come l'Italia, sono previste le preferenze: gli elettori potranno segnare fino a un massimo di tre nomi nella stessa lista, purché i candidati scelti siano di sesso diverso. Nel nostro Paese, sulla scheda elettorale si può scrivere solo il nome del proprio candidato preferito. Infatti, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'annunciare la sua candidatura ha chiesto di scrivere "Giorgia". Tra gli altri nomi noti sono candidati Antonio Tajani, Vittorio Sgarbi, il capitano Ultimo, Elly Schlein.
In altri Paesi, tra cui Germania, Francia e Spagna, le preferenze non sono previste. Nel nostro Paese, per accedere alla ripartizione dei seggi le liste devono raggiungere il 4% dei voti su base nazionale. Nella maggior parte degli Stati dell'Ue non c'è una soglia di sbarramento. Tra gli Stati che l'hanno adottata: in Francia, Croazia, Repubblica Ceca, Lettonia, Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia e Lituania è del 5%. In Italia, Austria e Svezia è del 4%, in Grecia del 3% e a Cipro dell'1,8%.
Risultati elettorali: come funziona lo spoglio
Fino a quando non saranno chiuse le urne nell'ultimo Paese dell'Ue dove si vota, gli Stati membri non potranno pubblicare i risultati delle elezioni nei rispettivi Paesi. E saranno proprio gli elettori italiani gli ultimi a votare domenica 9 giugno: le urne chiuderanno alle 23. Subito dopo inizierà lo spoglio, che sarà contemporaneo e inizierà con la pubblicazione delle prime stime nazionali alle 18.15 di domenica. Per le 20.15 di domenica sera sono previste le prime proiezioni continentali sulla futura composizione dell'Eurocamera. Da quel momento partirà una maratona notturna europea: nell'emiciclo dell'Eurocamera di Bruxelles lo staff del Pe aggiornerà via via i risultati provenienti da tutti gli Stati membri. Fino all'alba di lunedì 10, quando l'Ue si sveglierà con un'idea di quali maggioranze potranno prendere forma tra i 720 nuovi eletti.
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